L’Unione Campanari Bolognesi è un’associazione fondata nel 1912 da 34 soci allo scopo di tutelare, tramandare, far
conoscere ed apprezzare la secolare tradizione del suono delle campane a sistema Bolognese.
Dal 1920 l’associazione ha sede nella sala sottostante la cella campanaria della Basilica di San Petronio e attualmente conta 378 soci (quasi tutti praticanti) distribuiti su un territorio comprendente le diocesi di Bologna, Imola e Faenza.
Per fortuna oggi molti ragazzi si avvicinano a questa arte plurisecolare, forse per il gusto della riscoperta di tradizioni dal sapore antico, ma dal 1950 al 1970 abbiamo assistito ad una progressiva regressione del numero dei campanari. Il fattore principale che contribuì al verificarsi di questa flessione fu il profondo mutamento sociale e culturale che investì il nostro paese in quegli anni, quando si passò da un’economia di tipo rurale ad una di tipo industriale.
In aggiunta a questo evento, molti maestri campanari tendevano a trasmettere la loro arte solo ai propri figli o famigliari non favorendo così la diffusione di suddetta tradizione. Infine la messa a punto di meccanismi di automazione o di riproduzione del suono delle campane, anche se per fortuna fu poco praticata nel bolognese, costituiva un’ulteriore insidia perché poteva sembrare la via più comoda e sbrigativa per avere sempre e in qualsiasi momento la disponibilità di far suonare le campane.