È il 1876 quando Giuseppe Vaccari, un giovane salumiere di Bologna, intuisce che è necessario ridare vita all’antica “Compagnia dei Salaroli”, corporazione medievale che riuniva tutti coloro che utilizzavano il sale per conservare le carni o preparare i formaggi.
A Bologna ci sono circa 70 fabbriche di mortadella e oltre 200 salumerie con laboratorio di produzione. Circa 10.000 persone sono impiegate nella lavorazione delle carni di maiale e in città l’industria salumiera rappresenta un’eccellenza.
Con l’aiuto di Ludovico Berti, avvocato e consigliere comunale, aggrega i principali industriali salumieri bolognesi dando vita alla Società di Mutuo Soccorso tra Salsamentari ed industrie affini.
I salumieri bolognesi di fine Ottocento sono dei grandi innovatori, sia per quanto riguarda la produzione che la commercializzazione dei loro prodotti che già esportano in tutto il mondo. La Mutua si propone di venire in soccorso ai soci in difficoltà economiche o costretti a sospendere l’attività per malattia. Si occupa anche di istituire una cassa pensioni per gli operai del settore e si impegna per la loro alfabetizzazione.
Oggi la Mutua è impegnata a rafforzare e a diffondere la cultura, i valori e i saperi che l’hanno portata a festeggiare 140 anni di attività nel 2016, tutelando e promuovendo l’arte della salumeria. L’organizzazione di eventi, incontri e convegni vuole mantenere viva la tradizione e la qualità delle specialità bolognesi.