La Fondazione Gualandi a favore dei sordi nasce nel 2003 dalla trasformazione dell’antica IPAB “Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute”.
Diventa una struttura privata che conta sul reddito del proprio patrimonio accumulato in oltre 150 anni grazie a donazioni e sovvenzioni.
Impegno primario del proprio Statuto sono le azioni volte a una migliore qualità di vita delle persone sorde: la Fondazione, fin dall’inizio, studia e sperimenta attività e occasioni concretamente utili al cambiamento nell’educazione e nell’ampliamento di competenze dei bambini, dei ragazzi e degli adulti sordi, a partire dalla riflessione con operatori, insegnanti, esperti, persone sorde.
Ha realizzato e gestisce ad oggi ‒ a titolo gratuito ‒ servizi extrascolastici per bambini, ragazzi e adulti sordi, per facilitare l’uso corretto della lingua italiana, acquisire conoscenze tecniche, stimolare le capacità cognitive, relazionali e di scelta, verso l’autonomia.
Nel 2006 un Protocollo di intesa della Fondazione Gualandi con l’Università di Bologna, l’ASL, il Policlinico S. Orsola-Malpighi diede spazio a un piano di interventi coordinati e innovativi verso il raggiungimento del più alto grado di autonomia dei sordi fin dalla nascita: il risultato primo e rilevante fu la realizzazione, dal 2009, dello screening audiologico neonatale in tutti i centri nascita dell’area metropolitana di Bologna. Questo consentì di arrivare a diagnosi precoce di sordità offrendo quindi possibilità di terapie e educazione in tempo utile.
La Fondazione Gualandi ha studiato e realizzato (con la collaborazione di esperti degli enti partecipanti al Protocollo, e altri scelti ad hoc, in una visuale nuova di inclusione) nel 2008 un nido d’infanzia (Il cavallino a dondolo) e nel 2013 una scuola dell’infanzia (Al cinema!) inclusive.
Il progetto è stato condiviso con il Comune di Bologna, che ha convenzionato le due strutture: oggi oltre 100 bambini possono accedervi secondo le graduatorie comunali. Solo una piccola quota di nido funziona in forma privata.
La Fondazione, che oggi coinvolge nei servizi educativi 1-6 anni 140 famiglie, si propone come ente di formazione per diffondere idee a pratiche verso una migliore inclusione tra tutti. È centro di ascolto e documentazione riconosciuto dal 2013 dalla Regione Emilia-Romagna; ha una biblioteca di consultazione e lettura di libri e riviste sulla sordità e l’educazione; gestisce Casa Panorama, una residenza per ragazze sorde e udenti, per facilitare capacità di cogestione della casa, nell’autonomia e nell’integrazione, nonché una residenza (Casa Orsola) per giovani studentesse.
Di seguito alcuni eventi in collaborazione con la Fondazione Pio Istituto Sordomute Povere in Bologna.
Pane e pomodoro (zoom)