Presidio d’arte e cultura sull’Appennino, l’oratorio è una piccola costruzione che compie duecento anni in questo 2024. Da sempre consacrato luogo di culto, destinato alla devozione della comunità locale, accoglie i visitatori attraverso la mirabile porta bronzea detta appunto “degli Sterpi” (che rappresenta la via percorsa dalla Sacra Famiglia in fuga).

Luigi Enzo Mattei, consigliere della nostra Consulta e presidente dell’Associazione per le Arti “Francesco Francia”, ha realizzato sia la porta bronzea che la decorazione dell’intera controfacciata con una vasta opera in tecnica mista (terracotta policroma e pittura su tela realizzata in collaborazione con l’architetta Elisabetta Bertozzi) dalle notevoli dimensioni: quasi 5 metri e mezzo per 3,60.

 

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